IL NATALE: RIFLESSIONE SU UNA TRADIZIONE UNIVERSALE

La nascita di Gesù non venne celebrata ufficialmente dai cristiani fino al III secolo. I primi Padri della Chiesa non la considerarono quale evento centrale della loro religione. Il fatto cristiano per eccellenza, spaventoso e grandioso, era, e rimane, il Sacrificio di Cristo, la sua Morte e la sua Resurrezione. Il grande Mistero del Cristianesimo risiede lì.

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UNA SETTIMANA SURREALE

“I fascisti si dividono in due categorie: i fascisti e gli antifascisti”. La battuta fu suggerita a Ennio Flaiano da Mino Maccari. Archiviato il Ventennio, oggi in Italia la categoria più affollata e ingombrante è quella degli ignoranti. Come ripeteva spesso Montanelli gli italiani  ignorano, “non conoscono” innanzitutto la storia del loro Paese.

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L’ELITISMO DELLA SINISTRA E IL DILEMMA TRA UN CUOCO E UN BANCHIERE

“Un titolare di cattedra a Harvard finito in un alberghiero di Massa Lubrense”. In questo modo una giornalista di sinistra ex direttrice dell’Unità ha definito Mario Draghi nel momento del suo discorso in parlamento prima delle dimissioni. Generosa nei confronti di insegnanti e allievi di Harvard. Sprezzante e irrispettosa nei riguardi di chi lavora e studia nell’istituto alberghiero. Una vera elitista, degna esponente dei rimasugli dell’intellighenzia comunista.

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DEGLI ITALIANI FURBI E DEGLI ITALIANI FESSI


“I cittadini italiani si dividono in due categorie: i furbi e i fessi.”

“L’Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l’Italia sono i furbi che non fanno nulla, spendono e se la godono.”

L’anarchico conservatore Giuseppe Prezzolini lo aveva già capito e messo per iscritto nel 1921. La formula è ancora valida. In Italia se non sei furbo, sei fesso. Oggi come ieri, oggi più di ieri. Un autodidatta che non volle conseguire neanche il diploma liceale, Prezzolini, profondamente disgustato dal malcostume italiano e dalla cialtroneria delle classi borghesi, dal cicaleccio inutile dell’opinione pubblica e dall’endemica corruzione politica, negli anni venti decise di emigrare in America.

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UN CROLLO DIMENTICATO PRESTO

Nuovamente un ponte che crolla in Italia. Questa volta però non fa scandalo. La classe politica e il popolo italiano non sembrano attratti dall’accaduto. Forse l’incidente non ha provocato vittime, forse i nostri governanti sono distratti dall’epidemia in corso. Fatto sta che a seguito del crollo del ponte Morandi di Genova la reazione fu veemente. Leggi tutto “UN CROLLO DIMENTICATO PRESTO”

RAFFAELLO SANZIO, L’ARTISTA DIVINO

Fu artista dalle magnifiche virtù umane Raffaello Sanzio da Urbino. La sua natura gentile, la sua cortesia, la sua grazia le ereditò dall’educazione familiare. Nato nel 1483, dalla madre allevato con dolcezza e dal padre Giovanni Santi iniziato alla pittura, si ritrovò ben presto ad essere fanciullo dagli ottimi costumi e dal raffinato genio artistico. Leggi tutto “RAFFAELLO SANZIO, L’ARTISTA DIVINO”

AL GOVERNO NAZIONALE PREFERIAMO LO SCERIFFO

Nell’emergenza sanitaria in corso Vincenzo De Luca è tra i pochi politici ad aver dimostrato di avere sale in zucca. Di fronte ad un governo lento nel prendere le decisioni, che ha cominciato malvolentieri e tardivamente ad usare il pugno duro, l’unica aspettativa di rimedio è riposta nei governatori regionali e nei sindaci. La linea di estrema durezza, voluta fin dall’inizio dal presidente De Luca, è stata oggetto di pesantissime accuse, addirittura di un ricorso al TARLeggi tutto “AL GOVERNO NAZIONALE PREFERIAMO LO SCERIFFO”

IL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE RASSEGNI LE DIMISSIONI

Alcuni mesi fa raccontammo la vicenda tristemente italiana del concorso per dirigente scolastico su cui pende il verdetto del Consiglio di Stato, inizialmente previsto per l’ottobre del 2019 e poi slittato al mese di marzo del 2020. Sulla questione si è già pronuciato il TAR, stabilendo l’annullamento del concorso. Leggi tutto “IL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE RASSEGNI LE DIMISSIONI”

SAN REMO, 70 ANNI DI FESTIVAL

Correva l’anno 1951. Dentro il Salone delle Feste del Casinò, con un biglietto da 500 lire, comprendente cena e spettacolo, tra tavolini da cafè-concert e camerieri in divisa, un pubblico ristretto prendeva parte alla prima esibizione canora che di lì a poco sarebbe diventata la più famosa nella storia del Belpaese.  Leggi tutto “SAN REMO, 70 ANNI DI FESTIVAL”

EINAUDI, PER L’ABOLIZIONE DEL VALORE LEGALE DEI TITOLI DI STUDIO

Sono vissuto per quasi mezzo secolo nella scuola; ed ho imparato che quei pezzi di carta che si chiamano diplomi di laurea, certificati di licenza valgono meno della carta su cui sono scritti.

Così scriveva Luigi Einaudi sul valore legale dei titoli di studi e sul monopolio culturale della scuola di Stato in Vanità dei titoli di studio, estratto dagli Scritti di sociologia e politica in onore di Luigi Sturzo (1947). Leggi tutto “EINAUDI, PER L’ABOLIZIONE DEL VALORE LEGALE DEI TITOLI DI STUDIO”