Le parole di Ronald Reagan sono coerenti con con i principi dei padri costituenti americani. In Italia è impossibile ascoltare un discorso simile a questo perché la celebrata Costituzione italiana è alla base dell’organizzazione partitocratica della politica e dello Stato.
Il cittadino deve avere pochi margini di manovra e le uniche libertà concesse sono quelle decise dal governo e dal parlamento in ottemperanza ai principi ideologici novecenteschi contenuti nella Carta, i quali sono, nella loro applicazione, oppressivi e vincolanti. Per un politico italiano il principio da seguire non è “Noi, il popolo” ma “Noi, lo Stato”. Il popolo non può e non deve decidere. Il popolo si deve lasciar guidare dalle decisioni prese da una ristretta minoranza politico-partitica e tecno-burocratica insediatasi al potere.

“NOI, IL POPOLO, SIAMO LIBERI”, IL DISCORSO DI RONALD REAGAN TENUTO L’11 GENNAIO 1989 ALLA CASA BIANCA (pubblichiamo un estratto)
“La nostra è stata la prima rivoluzione nella storia dell’umanità che ha invertito la rotta del governo e lo ha fatto con tre piccole parole: “Noi, il popolo”. Noi, il popolo, diciamo al governo cosa deve fare non è il governo a dirlo a noi. Noi, il popolo, siamo l’autista e il governo è l’automobile e noi decidiamo dove deve andare e su quale strada e a che velocità. Tutte le costituzioni del mondo sono documenti in cui il governo dice al popolo quali sono i suoi privilegi. La nostra Costituzione è il documento in cui Noi, il popolo, diciamo al governo cosa gli è permesso fare. Noi, il popolo, siamo liberi.
Questa convinzione è stata il fondamento di tutto ciò che ho cercato di fare in questi otto anni, ma pensando agli anni ’60, quando ho iniziato, mi è sembrato che avessimo iniziato a invertire l’ordine delle cose che attraverso sempre più norme e regolamentazione e tasse confiscatorie il governo stava prendendo sempre più i nostri soldi, le nostre opzioni e la nostra libertà. Sono entrato in politica in parte per alzare la mano e dire stop. Ero un cittadino politico e ho visto la cosa giusta da fare per i cittadini. Penso che abbiamo fermato molto di ciò che doveva essere fermato e spero che abbiamo ricordato ancora una volta al popolo che l’uomo non è libero a meno che il governo non sia limitato; c’è un nesso di causalità che è evidente come una legge della fisica: quando il governo si espande, la libertà si contrae.”
PUBBLICHIAMO IL TESTO ORIGINALE DI PARTE DEL DISCORSO TENUTO DA REAGAN ALLA CASA BIANCA
“Ours was the first revolution in the history of mankind that truly reversed the course of government, and with three little words: “We the People.” “We the People” tell the government what to do; it doesn’t tell us. “We the People” are the driver; the government is the car. And we decide where it should go, and by what route, and how fast. Almost all the world’s constitutions are documents in which governments tell the people what their privileges are. Our Constitution is a document in which “We the People” tell the government what it is allowed to do. “We the People” are free. This belief has been the underlying basis for everything I’ve tried to do these past 8 years. But back in the 1960’s, when I began, it seemed to me that we’d begun reversing the order of things — that through more and more rules and regulations and confiscatory taxes, the government was taking more of our money, more of our options, and more of our freedom. I went into politics in part to put up my hand and say, “Stop.” I was a citizen politician, and it seemed the right thing for a citizen to do. I think we have stopped a lot of what needed stopping. And I hope we have once again reminded people that man is not free unless government is limited. There’s a clear cause and effect here that is as neat and predictable as a law of physics: As government expands, liberty contracts.”
Quirino De Rienzo
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