LE DITTATURE NON SONO INFALLIBILI

Gli abitanti della Repubblica Popolare Cinese stanno affrontando giornate di estremo terrore. Il virus SARS-Cov-2, partito dalla città di Wuhan, ha colpito la provincia dell’Hubei per diffondersi rapidamente nel resto della Cina ed in altre parti del mondo. Trovandosi di fronte ad un virus a rapida diffusione, seppur caratterizzato da bassa letalità, la paura si è moltiplicata. Stando alle ipotesi più accreditate si tratterebbe di un’antropozoonosi, malattia trasmessa dall’animale all’uomo. Il focolaio è esploso a Wuhan dopo che la trasmissione dell’infezione sarebbe avvenuta per la prima volta attraverso il contatto uomo-animale nella zona della città capoluogo dell’Hubei. Sulla causa del virus altre ipotesi si sono fatte largo nell’opinione comune, tutte rifiutate dai massimi organismi medico-scientifici mondiali, tra cui che l’agente patogeno sia stato progettato in laboratorio e diffuso, secondo le teorie complottiste e fantascientifiche più in voga, dal Partito Comunista Cinese per ridurre la crescita della popolazione oppure dagli U.S.A. come arma batteriologica per frenare l’avanzata cinese nello scacchiere internazionale. Per adesso nessuna certezza è assoluta, abbiamo però ipotesi credibili ed altre assai meno credibili.

Il dato certo emerso da questa terribile vicenda è che le dittature non sono infallibili. Il caso Covid-19 in Cina ne è la prova. Il deficit di democrazia e di libertà di espressione, proprio dei regimi autoritari, ha avuto il suo peso. Può apparire paradossale ma, in contesti meno controllati, un’epidemia del genere si sarebbe potuta evitare più facilmente per via delle informazioni che si diffondono prima e con più velocità, senza essere passibili di censura. Invece, il silenziamento dei primi casi di denuncia di quanto stava accadendo e la sottovalutazione dei pericoli di quanto sarebbe accaduto da parte delle autorità politiche ed amministrative cinesi hanno aperto le porte alla diffusione del contagio. Il Partito Comunista Cinese risentirà dell’epidemia in termini di credibilità interna e di affidabilità internazionale.

La Repubblica Popolare Cinese sta recentemente portando avanti un programma di influenza esterna basato sulla Banca Asiatica d’Investimento per le Infrastrutture (AIIB) e sulla Belt and Road Initiative (BRI) per il miglioramento dei collegamenti con l’Eurasia, ritagliandosi il ruolo di comprimario degli U.S.A. nello scacchiere internazionale. Non pare fuori luogo supporre che parte della riuscita dipenderà dalle mosse interne che le autorità politiche cinesi a breve faranno.

Quirino De Rienzo

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Una risposta a “LE DITTATURE NON SONO INFALLIBILI”

  1. Concordo con quanto scritto nell’articolo, soprattutto che le dittature non sono infallibili e che i regimi autoritari hanno avuto una certa influenza sull’evolversi del Covid-19 in Cina. Ma la cosa surreale è che attualmente l’attenzione si è spostata dalla Cina all’Italia, che sta apparendo agli occhi del mondo come la nazione “untrice” e disorganizzata sia politicamente che dal punto di vista sanitario. Speriamo che la nostra nazione riconquisti il prima possibile la sua credibilità e che le autorità politiche cinesi si assumano le loro responsabilità.

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