Tra le cantine che hanno contribuito a rendere grande il Chianti e la Toscana del vino negli ultimi cinquant’anni, non vi è alcun dubbio che sia da menzionare la cantina Fèlsina. Una cantina nata dall’intuizione di due valenti imprenditori, Domenico Poggiali e il figlio Giuseppe, i quali nella metà degli anni sessanta acquistarono la Fattoria di Fèlsina, località nel Comune di Castelnuovo Berardenga, in provincia di Siena, antico possedimento dei Granduchi di Toscana. Figure importanti per il successo della cantina sono state il professore umanista Giuseppe Mazzocolin e l’enologo Franco Bernabei. Il successo dei vini Fèlsina è stato sancito dai continui apprezzamenti di Luigi Veronelli.
La particolarità di Fèlsina risiede nella varietà del paesaggio, del clima e del terreno. Per posizione geografica e per caratteristiche geologiche il territorio si presenta come terra di confine tra il Chianti Classico e le Crete Senesi. I suoli su cui sorgono i vigneti sono contraddistinti dalla presenza di microclimi diversi. I terreni coltivati a vite sono assai eterogenei. Fèlsina è per tradizione e per vocazione una cantina attenta alla biodiversità.
IL BERARDENGA CHIANTI CLASSICO RISERVA
Tra le bottiglie di pregio che la cantina produce e commercializza, il Berardenga Chianti Classico Riserva DOCG rappresenta il giusto compromesso tra qualità e prezzo. La prima annata di produzione risale al 1967. Ottenuto da uve 100% Sangiovese nei vigneti del Chianti Classico a Castelnuovo Berardenga, questo vino rosso matura nella cantina sotterranea della Tenuta per un periodo tra i 12 e i 16 mesi in barrique di rovere francese di secondo o terzo utilizzo e in botti di rovere di Slavonia. Si presenta come un vino ben strutturato e consistente, dal profumo speziato con ammirabili note floreali e dal sapore di spezie e frutta fresca. Per avere una resa ottimale è consigliabile berlo entro dieci anni dalla data di produzione.
LA TENUTA FÈLSINA
Il territorio si espande per circa 500 ettari, di cui 90 coltivati a vite. I poderi si sono sviluppati in più di mille anni e all’interno della Tenuta si allevano animali, oltre ad essere presenti aree interamente boschive, uliveti e un orto. La zona è anche una riserva di caccia. Gli edifici storici sono preservati nel perfetto connubio con il contesto naturale ed agricolo in cui vivono.
L’azienda, nell’anno 2016, ha superato i 7,5 milioni di euro di fatturato e ha riportato un utile di oltre 490.000 euro.
L’area del Chianti ha vissuto negli ultimi decenni un importante sviluppo legato al settore vitivinicolo. L’attenzione da parte di investitori di tutto il mondo ne ha accresciuto l’appeal internazionale e le nuove iniziative culturali legate al vino hanno attratto i consumatori, coinvolgendoli direttamente in iniziative sul territorio e stimolando la crescita del turismo enoico ed enogastronomico. In un contesto di crescenti investimenti esteri nel settore vinicolo toscano, la cantina Fèlsina rimane una realtà fortemente italiana, inserita alla perfezione nel contesto ambientale e sociale in cui si colloca.
Quirino De Rienzo