Il futuro, gli amici, l’amore, le donne, il tempo: sono questi gli ingredienti principali del nuovo lavoro di Luciano Ligabue. Il rocker di Correggio si presenta al pubblico con un nuovo album che porta già nel titolo un messaggio di speranza: Start vuole essere un disco sul domani, senza escludere riferimenti a ricordi del passato. Un disco molto autobiografico, nel quale la storia dell’artista emiliano si intreccia con quella della sua famiglia e della sua terra d’origine.
Molto diverso dal concept album Made in Italy, che aveva un’impostazione narrativa e cinematografica, e dal precedente Mondovisione, il quale conteneva molteplici riferimenti all’attualità, il dodicesimo album in studio di Ligabue mette in primo piano aspetti tematici più generali, fondendoli con il vissuto personale.
L’amore non poteva mancare, ma protagonista principale è il tempo, tema insieme filosofico e letterario, religioso e scientifico. Ligabue sembra sposare la filosofia del “carpe diem” del poeta latino Orazio: godersi il momento presente senza la paura del futuro, che non è dato sapere in anteprima se sarà allegro o triste. I momenti più belli sono gli istanti in cui non pensiamo ad altro che a quello che stiamo vivendo, è questo il messaggio di fondo del Liga.
Sul piano musicale si fondono rinnovamento e tradizione. Le novità principali sono apportate dalla collaborazione con Federico Nardelli, in veste di produttore del disco. Ma lo stile del rocker-cantautore di Correggio non si snatura e il sound caratteristico degli ultimi album resta perfettamente riconoscibile. Il linguaggio espressivo e coinvolgente dei testi è quello tipico.
L’album inizia con Polvere di stelle, brano rock potente che insiste sull’importanza delle relazioni per cambiare e migliorare le proprie esistenze. Altro brano robusto è La cattiva compagnia, dal suono hard rock è musicalmente il più aggressivo del disco.
Certe donne brillano contiene un’esplicita dedica al mondo femminile in una canzone rock con diverse sfumature di suoni, che la rendono volutamente riconoscibile e nuova. Vita morte e miracoli è un brano maturo, scarno nella musica ma molto intenso nelle parole.
Quello che mi fa la guerra si contraddistingue per un arrangiamento strumentale basato sull’utilizzo di chitarra arpeggiata e batteria campionata. Il testo ha diverse chiavi di lettura. Sembra essere una canzone contro la guerra ma si presta ad un’interpretazione più introspettiva e personale. “Quello che mi fa la guerra” è l’alter ego, indomabile e agguerrito fino alla distruzione, causa delle inquietudini che non lasciano vivere il presente: “ha quella faccia che ho, quelle scarpe in cui sto, quello che mi fa la guerra”.
Mai dire mai è una canzone d’amore soul che comincia con il pianoforte ed esplode nel finale con l’assolo di Federico Poggipollini, chitarrista storico di Ligabue.
In Luci d’America, brano pop/rock evocativo e suggestivo, si gioca molto sulle strofe “le luci d’America, le stelle sull’Africa/ la luce dell’Africa, le stelle d’America”, le quali racchiudono la chiave interpretativa del testo. La luce allusa è contemporaneamente spirituale e artificiale. Africa e America sono, l’una in maniera diversa dall’altra, mete luminose di speranza per il futuro.
Parte con un coro e con un intreccio di chitarre Ancora noi, canzone dedicata agli amici di sempre e a quel mondo di provincia, popolato da eroi del niente e costellato di epica spicciola, che ha ispirato molte delle canzoni di successo degli esordi. Quella provincia emiliana, luogo di origine che Ligabue ha tante volte raccontato e mai abbandonato.
Brano marcatamente autobiografico è Io in questo mondo, il racconto della vita di artista vissuta dal palco.
L’album termina con Il tempo davanti, ballata che contiene un omaggio alla Loren, icona femminile italiana nel mondo. I ricordi che riemergono dalla visione di un filmino di famiglia riportano a un tempo passato, vissuto con serenità e gioia, in cui nessuno pensava a come sarebbe stato il futuro, ma ognuno viveva con totale partecipazione il presente: “con il tempo che ci spetta, tutto il tempo che ci tocca, e nessuno in quel momento prova a chiedersi per niente come mai sarebbe stato questo tempo” recita il testo della canzone.
Così Ligabue prova a raccontare l’avventura che si nasconde nel domani. In Start il suo rock potente è un pieno di speranza per il futuro.
Quirino De Rienzo
Grande Luciano Ligabue! Spiegazione dettagliata ed esaustiva dei brani del nuovo album.